In una strategia di investimento, alcuni dettagli dettagli relativi al fondo cassa possono fare una grande differenza, a maggior ragione nel betting dove è sempre bene adottare ogni possibile accorgimento per evitare di bruciare il plafond monetario disponibile in poche ed inutili puntate senza senso.
Indipendentemente dal metodo/strategia/approccio che applichi o intendi applicare, parti dal presupposto che le scommesse sportive non rispondono ad una scienza esatta, siamo nel campo delle probabilità, quindi non esistono metodi infallibili per la determinazione sicura dei risultati.
Malgrado ciò, ti assicuro che è possibile diversificare le strategie di investimento, pronosticare l’evento più probabile, gestire il fondo cassa in base a criteri finanziari sostenibili, realizzare rendimenti costanti che si rivalutano nel tempo grazie al volano degli interessi composti.
Detto questo, vediamo il primo punto.
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Il denaro ha un forte senso pratico e pure il tuo conto gioco dovrebbe averlo.
Prima ancora di partire in quarta e puntare denaro su una qualsiasi scommessa, la domanda di base – a cui dovresti rispondere onestamente – è:
Quante risorse economiche posso destinare al betting?
Questa domanda, per niente banale, è il primo passo per acquisire una visione da investitore consapevole e dare al betting un valore strategico.
Ti renderai conto che già con questo semplice quesito si scardinano alcune convinzioni molto diffuse fra gli scommettitori, dove erroneamente si pensa che una robusta disponibilità economica per cimentarsi nel gioco sia un indicatore di professionismo.
Niente di più falso! Il solito luogo comune che va sfatato.
Un professionista (se proprio dobbiamo utilizzare questo termine) può essere definito tale solo se effettivamente ha predeterminato una strategia finanziaria e comportamentale che produce risultati economici concreti. Proprio per questo motivo, non mette a repentaglio tutta la cassa, ma gestisce il rischio centellinando gli importi da investire secondo una precisa logica di gestione del denaro.
Per usare una metafora, l’avvocato bravo non è quello con la parcella più alta e che si fa pagare di più, ma quello che vince le cause e ti porta un risultato.
La percezione distorta che molti hanno del betting ci dà un’informazione importantissima: ossia che fra gli scommettitori si ragiona solo ed esclusivamente in termini di flusso di denaro, o meglio, di quantità di denaro.
Un professionista consapevole di quello che fa invece non ragiona in moneta bensì in percentuali. Chi riesce a ragionare in percentuali e non in valore monetario è vincente. Chi invece continua a ragionare in moneta pretendendo di vincere migliaia di euro puntando solo 2 euro ha alte probabilità di diventare un bocconcino succulento per le fauci del bookmaker.
Comunque andiamo oltre.
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Quando investi il tempo non è un concetto relativo.
Una volta destinato agli investimenti un capitale operativo proporzionato alla capacità economica personale, è opportuno pianificare anche un’accurata gestione del budget.
Le risorse destinate al betting vanno riferite sempre ad una fascia temporale (esempio: un mese, una settimana, una stagione di campionato etc.). Una volta stabilito la regola, non va modificata. Quindi prima della fine del tempo deciso è opportuno non prelevare le vincite.
Perché dirai?
Perché in questo modo avrai il polso della situazione. Sarai in grado di avere una mappa delle operazioni effettuate e dei rendimenti realizzati nell’arco di tempo da te stabilito. Inoltre, potrai osservare direttamente il frutto del tuo lavoro ed i profitti realizzati. Ti assicuro che sarà una bella soddisfazione piuttosto che ritirare le briciole ogni due giorni.
Bene, ti do appuntamento al prossimo articolo dove troverai altri validi consigli per la gestione e la massimizzazione del tuo fondo cassa.
Stay Tuned!
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