Se hai sempre pensato come Sepp Herberger che “La palla sia rotonda, la partita duri 90 minuti e tutto il resto sia solo teoria”, forse sarebbe il caso di rivedere, una volta per tutte, alcune certezze.
È vero che da un pallone di calcio ti puoi aspettare di tutto e questa è la ragione per cui in gergo si dice che la palla sia rotonda. Eppure i fatti smentiscono questa comune convinzione.
Ciò che è vero è che un pallone può finire in rete dopo un improbabile flipper o che, rimbalzando sulla schiena di un giocatore, che si trova casualmente sulla sua traiettoria, possa determinare il risultato finale di una partita. Ciò che è invece falso è la diffusa convinzione sulla sua reale forma.
Sono sicuro che se ti chiedessi di che forma è un pallone da calcio mi risponderesti che è rotondo. Mi spiace deluderti ma non davvero così.
La regola n. 2 del regolamento ufficiale del gioco del calcio prevede che il pallone debba essere:
• di forma sferica
• fatto di materiale approvato
• con una circonferenza compresa tra i 70 cm ed i 68 cm
• di peso compreso tra i 450 g ed i 410 g all’inizio della gara
• con una pressione pari a 0,6 – 1,1 atmosfere (600 – 1100 g/cm²) a livello del mare.
Assodati gli ultimi quattro punti, si può certamente dire che il pallone da calcio non è perfettamente rotondo e ci sono diverse motivazioni per cui non è così.
Un pallone da calcio non è un palla perfettamente rotonda, è sostanzialmente uno sferoide. Non tutti sanno che ha questa forma perché è anche quella di una vescica di maiale gonfiata, che è il materiale di cui erano fatti i primi palloni. Ovviamente, con l’uso di materiali decisamente più tecnologici, il pallone è diventato sempre più rotondo il che lo ha reso più facile da calciare e, nello stesso tempo, più difficile da “gestire”.
La fisica che c’è dietro la forma della palla da calcio è infatti governata dalla casualità. Ed è proprio il rimbalzo casuale di un pallone che genera una serie di elementi di incertezza che gli allenatori e i giocatori cercano di governare in ogni modo.
Nel calcio, la casualità è una forza potente e dirompente.
Allenatori e giocatori lavorano tutta la settimana sulle tattiche di gioco per eseguirle alla perfezione. Nonostante l’impegno profuso può accadere che una domenica pomeriggio, il pallone colpisca il manto erboso e finisca in rete con una traiettoria imprevedibile tra l’incredulità degli spettatori che guardano attoniti l’instant replay e il risultato sul tabellone.
È noto che il rimbalzo casuale della palla può cambiare l’esito di una partita: infatti, la forma del pallone può influenzare il risultato finale.
Nella storia della Coppa del Mondo FIFA, la palla più rotonda mai usata è quello del Mondiale 2010, svoltosi in Sudafrica. Inutile dire che la sua forma ha avuto delle implicazioni importanti, alcune delle quali non particolarmente gradite da molte squadre.
Il caso di Jabulani
Ogni quattro anni, prima della Coppa del Mondo FIFA, viene lanciato sul mercato il pallone ufficiale, cioè viene presentato il pallone che verrà utilizzato durante tutto il Mondiale. Di solito, a questi palloni viene dato anche un nome ufficiale e quello usato per la Coppa del Mondo 2010 si chiamava Jabulani, che significa ‘festeggiare’ in isiZulu (una delle 11 lingue nazionali del Sudafrica). Era l’undicesima edizione dei palloni usati da Adidas nei Mondiali.
Caratteristiche tecniche di Jabulani
Jabulani pesa 439 grammi e ha una circonferenza di 69 centimetri (27,1 pollici). La palla vanta una superficie “Grip’n Groove” di nuova concezione, che offrirebbe una migliore presa e un’eccellente stabilità durante il volo grazie alle sue proprietà aerodinamiche altamente performanti. La mancanza di pannelli sul pallone e l’uso di cuciture interne lo hanno reso il pallone più rotondo mai utilizzato nelle Coppe del Mondo FIFA. Adidas affermò che Jabulani era il pallone più preciso e stabile che avesse mai realizzato fino a quel momento; eppure le esperienze dei giocatori con Jabulani raccontano una storia diversa. Alcuni hanno lodato i creatori della palla per la sua eccezionale stabilità in volo; mentre altri non erano assolutamente soddisfatti perché, per loro, era “troppo rotonda”.
In sostanza, i giocatori hanno avuto qualche difficoltà nel gestire Jabulani. Si è visto che la sua perfetta rotondità li confondeva a causa delle sue imprevedibili oscillazioni. Alcuni atleti hanno dichiarato addirittura di non sapere dove la “palla fosse diretta”. In poche parole, la mancanza di imperfezioni, e la totale rotondità del pallone, lo rendevano difficile da controllare. Anche alcuni portieri hanno avuto da dire evidenziando la complessità di accertare la reale traiettoria del pallone, che sembrava rallentare a mezz’aria.
Certo è che alcune argomentazioni possono sembrare delle scuse per giustificare la scarsa performance di alcuni giocatori, tuttavia, è evidente che “un pallone più rotondo” crea delle problematiche tecniche e operative nella gestione della partita. Questo è la ragione per cui il pallone è rotondo, ma anche no!
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