È tempo che l’Europa League esca dall’ombra e ottenga il rispetto che merita.

Beh l’esordio non è male. Ti avverto, con questo articolo esco proprio fuori dalle righe o come si dice fuori dal seminato.

Ti parlerò di argomenti che generalmente non tratto nel mio blog. Sai bene che non cito mai le squadre e i tifosi. Io ho un mindset sostanzialmente orientato agli investimenti, alla disciplina e alla gestione del rischio e certe considerazioni sul calcio le lascio alle testate sportive nazionali.

Tuttavia, ho deciso di dare spazio alla versione “sana” di chi adora il calcio e ama discorrerne con gli amici durante un’apericena. E’quello che è accaduto a me l’altro giorno. Stavo in un noto locale della Capitale, a bere una birra con Sandro, un amico che ha il calcio e la tifoseria nel DNA.

Nonostante si sia convertito e sia uno dei più attivi investitori con il metodo Bet Healing non ha perso il suo smalto di grande estimatore del pallone. A me piace molto parlare con lui, anche se sarebbe meglio dire ascoltarlo dato che è stato un monologo.

Non ti preoccupare Sandro non si risentirà di questa mia affermazione, più volte l’ho preso bonariamente in giro per questo e mi fa simpatia questo lato del suo carattere. Per Sandro, il calcio è lo sport più bello del mondo e l’altro giorno, mentre sorseggiavo una “bionda”, mi ha stupito facendo un parallelismo fra l’Europa League e la Champions League.

Te la faccio breve, secondo il mio amico, è tempo che l’Europa League esca dall’ombra e ottenga il rispetto che merita.

Anche senza il blasone della coppa dalle grandi orecchie abbiamo assistito a partite straordinarie come Liverpool vs Borussia Dortmund, Chelsea vs Arsenal, Ajax vs Manchester Utd. Partite che, sicuramente, hanno emozionato anche i fan più neutrali. Grazie ad incontri come questi l’opinione degli appassionati di calcio sull’Europa League è cambiata negli ultimi tempi al punto da battere la Champions League come presa mediatica.

Io ho trovato molto interessanti le argomentazioni di Sandro. Permettimi di elencarti i 7 motivi per cui – secondo lui – quest’anno devi sintonizzarti con molta attenzione anche sull’Europa League.

1) La ciliegina sulla torta della Champions League.

Ovviamente non mi riferisco a un tentativo della UEFA di conquistare anche il mercato alimentare (anche se in futuro non potremo saperlo), ma mi riferisco al premio goloso che viene dato al vincitore dell’Europa League: il pass diretto alla prossima Champions League. Di conseguenza, da quando l’Europa League ha preso il via parecchie squadre “blasonate” hanno scelto di puntare alla vittoria piuttosto che trattarla come un torneo di riserva. Vedi Dortmund, Liverpool, Siviglia, Manchester United, Tottenham e via dicendo.  In fondo oltre che di prestigio si parla sempre di soldi.

2) L’Europa League è meno prevedibile della Champions League.

In genere, le fasi finali della Champions League vengono raggiunte dalle solite squadre come Barcellona, ​​Real Madrid, Bayern Monaco e PSG. Le stesse previsioni “quasi” scontate non le puoi fare con l’Europa League. È molto più difficile. Chi avrebbe potuto prevedere l’ascesa del Dnipro, dell’Eintracht Francoforte o magari del Salisburgo? Quest’anno si sono aggiunti pure Braga, Young Boys, Siviglia, Gent.  I finalisti del prossimo anno sono un’ipotesi per chiunque e questo – sempre secondo Sandro –  rende tutto estremamente più eccitante.

3) Sintonizzarsi sull’Europa League espande le tue conoscenze calcistiche.

Sei certamente informato sul brillante attacco del Barcellona, sul​​le qualità atletiche del Liverpool, sul blasone mondiale del Real Madrid. Ma è in Europa League che puoi davvero espandere la tua conoscenza calcistica guardando partite come quelle di LASK Linz, Wolfsberger AC, Oleksandriya e Krasnodar. Il torneo ti dà la possibilità di saperne di più su tutti quei club europei non solo quelli elitari.

4) Ottieni di più dal tuo abbonamento pay per view.

Non ne hai mai abbastanza di guardare il calcio in TV? L’Europa League ha le spalle larghe. In questa stagione, si disputeranno alla fine 196 partite per l’intera competizione. La Champions League, nel frattempo? Un misero 118. Patetico (PS: non ti nascondo che su questa argomentazione di Sandro sono scoppiato a ridere!).

5) Più divertimento per i tifosi in trasferta.

C’era un tempo in cui i fan dei club in trasferta si lamentavano di dover raggiungere gli angoli più profondi e più bui d’Europa per seguire la loro squadra. Non è più così. Se stai seguendo la tua squadra del cuore oppure sei solo un appassionato di calcio, perché non cogliere l’occasione di un viaggio ad Amsterdam, oppure a Siviglia, o magari in Scozia. Perché non fare un lungo weekend e costruirlo attorno all’incontro di Europa League con il Porto?

6) Puoi affinare le tue qualità di osservatore calcistico.

L’Europa League ti dà la possibilità di individuare magari una futura stella calcistica in Krasnodar – Trabzonspor. Lì da qualche parte si potrebbe nascondere il nuovo Payet o il nuovo Vardy. Insomma, hai la possibilità di individuare i diamanti grezzi ancor prima dei talent scout.

7) Il giovedì diventa il nuovo venerdì della settimana.

Non è quello che dicono tutti? Bene. Quindi quale scusa migliore per incontrarsi con gli amici il giovedì sera e davanti ad un paio di birre guardare calcio europeo di qualità?

Non so che ne pensi tu, ma con quest’ultimo punto Sandro mi ha “quasi” convinto. Non stavo forse lì con lui a bere una birra e a parlare di calcio di qualità? Azz, guardando lo smartphone, mi sono reso conto che era pure giovedì!