Scopri come il sapere collettivo è inevitabilmente superiore alla conoscenza del singolo e come ti permette di essere vincente nelle scommesse calcistiche.

La saggezza della folla (o intelligenza della folla) è una teoria sociologica secondo la quale una “massa di individui sarebbe in grado di fornire una risposta adeguata e valida a una domanda più di quanto non siano in grado di farlo gli esperti.”

Ti domanderai cosa questo ha a che fare con le scommesse calcistiche, io ti assicuro che sono due argomenti saldamente legati fra loro.

Partiamo chiarendo bene cosa intendiamo per “folla”: ci riferiamo ad un gruppo non necessariamente coeso di individui, che possono anche non conoscersi o non condividere le medesime idee…magari un gruppo casuale di scommettitori.

Ci sono quattro principali criteri che devono essere rispettati perché tale teoria sia valida:

1. Diversità di opinione: ogni persona deve avere un’opinione differente.

2. Indipendenza: le opinioni delle persone non devono venire influenzate da quelle altrui.

3. Decentralizzazione: nessuno deve essere in grado di pilotarla dall’alto.

4. Aggregazione: le opinioni devono poter essere aggregate in modo da ottenere un risultato finale.

Se ci pensi bene, sono tutte e quattro ben confermata dalle persone che effettuano scommessa calcistiche; ognuna di esse ha la propria opinione su squadra o giocatore preferito, si fidano sempre e a volte anche troppo del loro fiuto, delle loro intuizioni e difficilmente cambiano idea, non c’è un capo o direttore che organizza una giocata collettiva e le diverse idee dei singoli sono proprio raccolte ed esaminate dal bookmaker che genera le quote delle partite.

E’ una teoria astratta o funziona davvero?

Già dal 1907 venne fatto un sorprendente esperimento, l’antropologo Francis Galton, ad una fiera di bestiame, chiese ad una folla di persone di indovinare il peso di un bue che le stava di fronte. La media delle risposte fornite si avvicinava di più alla realtà di quanto non lo facessero le risposte date dagli esperti presenti e così facendo, dimostrò che la folla aveva una conoscenza superiore degli esperti che si trovavano alla fiera.

A distanza di anni, il docente di economia Jack Treynor chiese a un gruppo composto da 56 individui di stimare quante caramelle ci fossero all’interno di un barattolo.

Quando in seguito fece la media delle risposte ricevute, ottenne un numero che si avvicinava molto di più alla realtà di quanto non lo facessero le risposte, prese singolarmente, degli individui che avevano partecipato all’esperimento.

La media delle risposte era infatti 871 e si avvicinava molto al numero di caramelle che il barattolo conteneva realmente: 850.

Tutto questo gli fornì anche un’altra importantissima conclusione: maggiore è il numero delle persone che partecipano all’esperimento, migliore è il risultato della previsione.

Può questa teoria avere un’utilità pratica nelle scommesse calcistiche?

Sapendo quale metodo utilizza il bookmaker per generare le quote degli eventi presenti nel suo palinsesto, cioè analizzando i flussi monetari sui tre segni 1-X-2 e alzando o abbassando le quote in base a tali variazioni, è intuibile anche se non troppo evidente che anche se inconsciamente stia proprio utilizzando tale teoria.

Sa che un gruppo indipendente di scommettitori, una volta scelto un evento, farà convogliare il maggior flusso finanziario sul pronostico che ritiene essere quello esatto.

A sua volta il bookmaker si tutela abbassando la quota, confermando così l’esistenza di un intelligenza superiore creata da tutti i scommettitori che pronosticano quel determinato evento.

Non possiamo avere ovviamente la certezza che l’idea di una massa di persone sia quella veritiera ma, sappiamo che nella maggioranza dei casi, quell’idea risulterà vincente.

Quando scommetti, non affidarti al fiuto, alle sensazioni o alle emozioni, usa la mente, analizza il mercato nella sua totalità e vedrai che utilizzando il giusto approccio otterrai un guadagno certo.

Conoscere gli altri è saggezza. Conoscere se stessi è saggezza superiore.

Lao Tzu